Nuova Riveduta:

Atti 16:10

Appena ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, convinti che Dio ci aveva chiamati là ad annunciare loro il vangelo.

C.E.I.:

Atti 16:10

Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore.

Nuova Diodati:

Atti 16:10

Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati là per annunziare loro il vangelo.

Riveduta 2020:

Atti 16:10

Appena ebbe quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, essendo convinti che Dio ci aveva chiamati là ad annunciare loro l'evangelo.

La Parola è Vita:

Atti 16:10

In quattro e quattr'otto fu deciso.
Saremmo andati in Macedonia, perché era chiaro che il Signore ci chiamava a predicare il Vangelo agli abitanti di quella provincia.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 16:10

E com'egli ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati là, ad annunziar loro l'Evangelo.

Ricciotti:

Atti 16:10

E com'egli ebbe avuta questa visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avesse chiamati là ad annunziar l'Evangelo.

Tintori:

Atti 16:10

E appena egli ebbe avuta questa visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci chiamava ad annunziarvi il Vangelo.

Martini:

Atti 16:10

E subito che egli ebbe veduta questa visione, cercammo di partire per la Macedonia, accertati, che ci avesse il Signore chiamati ad evangelizzare colà.

Diodati:

Atti 16:10

E quando egli ebbe veduta quella visione, presto noi procacciammo di passare in Macedonia, tenendo per certo che il Signore ci avea chiamati là, per evangelizzare a que' popoli.

Commentario abbreviato:

Atti 16:10

6 Versetti 6-15

Le rimozioni dei ministri e la distribuzione dei mezzi di grazia da parte loro sono in particolare sotto la condotta e la direzione divina. Dobbiamo seguire la Provvidenza: e qualsiasi cosa cerchiamo di fare, se questa non ci permette di farlo, dobbiamo sottometterci e credere che sia per il meglio. Gli uomini hanno molto bisogno di aiuto per le loro anime, è loro dovere cercarlo e invitare tra loro coloro che possono aiutarli. E gli inviti di Dio devono essere accolti prontamente. Gli adoratori di Dio devono avere un'assemblea solenne, se possibile, nel giorno di sabato. Se non abbiamo sinagoghe, dobbiamo essere grati di avere luoghi più riservati e ricorrere ad essi, non rinunciando a riunirci insieme, come è possibile. Tra gli ascoltatori di Paolo c'era una donna di nome Lidia. Aveva una vocazione onesta, che lo storico sottolinea a sua lode. Tuttavia, pur avendo una vocazione, trovò il tempo di migliorare i vantaggi per la sua anima. Non ci scuserà dai doveri religiosi dire: "Abbiamo un mestiere da fare", perché non abbiamo anche un Dio da servire e delle anime da curare? La religione non ci distoglie dal nostro lavoro nel mondo, ma ci guida in esso. L'orgoglio, il pregiudizio e il peccato escludono le verità di Dio, finché la sua grazia non le fa entrare nella comprensione e negli affetti; e solo il Signore può aprire il cuore a ricevere e credere alla sua parola. Dobbiamo credere in Gesù Cristo; non si può arrivare a Dio come Padre, se non attraverso il Figlio come Mediatore.

Riferimenti incrociati:

Atti 16:10

At 10:29; 26:13; Sal 119:60; Prov 3:27,28; 2Co 2:12,13

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